Settimana di ritorno sui banchi di scuola…..zaini colorati, genitori e nonni in attesa fuori dai cancelli, l’euforia dei più piccoli e l’agitazione dei ragazzi un pò più grandi si diffondono nell’aria questa settimana.
Di primo acchito siamo portati a pensare che andare a scuola sia un obbligo, un dovere dimenticando invece che lo STUDIO è un DIRITTO: diritto all’educazione, all’istruzione e alla formazione ma anche diritto ad intraprendere un percorso di sviluppo e crescita personale e sociale che spazia dall’intessere rapporti e legami forti con coetanei e adulti (legami fondati sull’amore, sul rispetto e sulla stima, rapporti in grado di nutrire il corpo e la mente, legami così forti da lasciare un segno), all’appassionarsi e fare proprie competenze e conoscenze, ad uscire dalla propria comfort zone e “spiegare le ali”, ad avere pensiero critico, ad osservare il mondo con occhi curiosi, all’acquisire maggior consapevolezza delle proprie capacità avendo una maggiore stima in sè stessi e nel proprio potenziale, ad affrontare le proprie paure, a superare i propri limiti, al creare ambizioni e dar base a valori in grado di stimolare e promuovere una crescita armonica, a pensarla a modo proprio, a dissentire, ad avere coraggio, a diventare un adulto libero: libero da pregiudizi e preconcetti, libero di pensare, libero di cambiare….diritto a trovare il proprio posto nel mondo in quanto persona unica e speciale.
E’ questo diritto che la Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia annovera insieme al diritto al gioco, all’assistenza, alla salute: diritti tutti da garantire, tutelare e promuovere.
Non è così per tutti però… lo specchio sociale ci rimanda l’immagine di un’allarmante povertà educativa dove discriminazione, disagio sociale, difficoltà economica stanno di fatto annichilendo i sogni dei nostri figli e con loro il nostro futuro.
L’auspicio per questo inizio di anno non può che essere “Non smettere mai di sognare…solo chi sogna impara a volare”. (Walt Disney – Peter Pan).