Quanto pesa l’assenteismo di un genitore?
Non credo possa esserci una risposta esaustiva o una quantificazione del tutto veritiera del peso del disinteresse e dell’indifferenza di un genitore nei confronti del proprio figlio…non credo che un figlio possa – anche davanti alla maggior quantificazione economica possibile in suo favore – trovare un palliativo o una consolazione o – in termini prettamente legali – un giusto risarcimento al suo essere invisibile agli occhi e indifferente al cuore di chi comunque l’ha messo al mondo.
I genitori hanno precise responsabilità e precisi obblighi nei confronti dei propri figli (ed in particolare quello di mantenere, istruire, educare e assistere moralmente i figli), responsabilità e obblighi che gravano su entrambi a prescindere, e nonostante, lo stato della relazione tra i genitori (sposati, separati, conviventi).
Il genitore “assenteista” è quello che – oltre a negare il sostegno economico, non adempiendo correttamente ai propri obblighi di mantenimento, istruzione ed educazione dei figli, ne pregiudichi in questo modo la serenità personale, e più in generale lo sviluppo complessivo della personalità, creando una situazione di disagio materiale e morale che va a riflettersi sulla loro realizzazione personale e professionale.
Queste le considerazioni con cui la Corte di Cassazione con ordinanza n. 14382/2019 ha rigettato il ricorso presentato da un padre che si era visto, sia in primo che secondo grado, condannare per i danni che il suo assenteismo aveva provocato alla figlia: “l’inadempimento del proprio obbligo di mantenere, istruire ed educare la figlia ha causato un complessivo disagio materiale e morale per quest’ultima e da tale disagio sono derivate una serie di ulteriori conseguenze pregiudizievoli, di carattere patrimoniale oltre che non patrimoniale, tra cui la scelta della figlia di interrompere anzitempo gli studi, che le ha certamente precluso la possibilità di realizzazione professionale, con rilievo anche economico”.