168 banchi vuoti
Ogni banco rappresenta un milione di bambini
168 milioni i bambini che hanno perso quasi un intero anno di scuola a causa della pandemia
Dietro ogni sedia vuota c’è uno zaino vuoto, simbolo del potenziale sospeso di un bambino
La chiusura delle scuole ha interessato il 90% della popolazione scolastica mondiale.
Tale chiusura, pur rispondendo ad un tentativo di contenimento del rischio di contagio e diffusione del Covid19, sta diventando una “minaccia senza precedenti all’educazione, protezione e al benessere dei bambini”.
A settembre Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, invitava i Governi a fare dell’educazione una PRIORITA’ per tutti i bambini e, proprio per aiutare i governi a migliorare l’apprendimento a distanza e facilitare l’apertura delle scuole, veniva istituita la WORLD COALITION FOR EDUCATION.
Oggi rimbomba assordante l’allarme di Henrietta Fore, Direttore generale dell’Unicef, ad un anno dall’inizio della pandemia sulla catastrofica emergenza dell’istruzione che le chiusure a livello mondiale hanno creato: “Ogni giorno che passa, i bambini che non possono accedere all’istruzione in presenza rimangono sempre più indietro, e i più emarginati pagano il prezzo più alto...
Non possiamo permetterci di passare a un secondo anno di apprendimento limitato o addirittura assente per questi bambini. Non si dovrebbe risparmiare alcuno sforzo per tenere aperte le scuole, o dare loro la priorità nei piani di riapertura “.
Le interruzioni delle lezioni in classe hanno un forte impatto non solo sulle capacità di apprendimento di un bambino ma anche sulla sua salute mentale e pscicologica (abbandono scolastico, maggiori disuguaglianze, impoverimento, peggioramento delle condizioni alimentari, sfruttamento sessuale, violenze, stress, ansia): il bilancio psicologico della chiusura delle scuole è davvero incalcolabile.
A scuola inventi, giochi, crei, sogni, disegni, costruisci… le scuole sono più di un luogo di apprendimento, sono un vettore di protezione sociale, interazione, alimentazione, salute e supporto emotivo, e quindi una sicurezza vitale per i più svantaggiati.
Quanto stride tutto questo con la realtà che abbiamo di fronte oggi?
E’ passato un anno e le scuole chiudono di nuovo in Italia…cosa si poteva fare? Cosa è stato fatto per evitarlo?
Come e’ possibile che le priorità siano sempre altre?
…
“Colui che apre la porta di una scuola, chiude una prigione” (Victor Hugo)
Immagine copertina da Unicef.it